Lievitazione della pizza: tutti i segreti per una buona digeribilità

Lievitazione della pizza: tutti i segreti per una buona digeribilità

Una buona lievitazione della pizza è fondamentale per ottenere un prodotto leggero e altamente digeribile. Ecco i segreti per preparare un’ottima pizza.

La lievitazione della pizza è un passaggio decisivo e fondamentale per assicurarne leggerezza e digeribilità. Per lievitazione si intende l’aumento di volume dell’impasto che viene generato dall’azione fermentativa del lievito, il quale produce anidride carbonica che rimane intrappolata nella struttura del glutine.

A determinare una corretta lievitazione sono:

  • Il tipo di lievito, che può essere madre, secco, di birra, o altro
  • La forza della farina
  • Il contenitore utilizzato per far riposare l’impasto
  • Il luogo dove l’impasto è messo a riposo

Tuttavia, oltre che una buona lievitazione, per ottenere una buona pizza è fondamentale che l’impasto giunga anche ad una perfetta maturazione.

I due processi in genere richiedono tempi diversi ed è la bravura del pizzaiolo a stabilire quando è il momento in cui entrambi raggiungono il punto giusto per infornare la pizza.

Le giuste mosse per preparare un’ottima pizza

In genere i tempi di lievitazione della pizza sono più brevi di quelli della maturazione e dipende molto dalla forza della farina utilizzata. Per ottenere una migliore resa nella cottura talvolta si sottopone l’impasto ad una doppia lievitazione, ma ecco le giuste regole per avere una pizza ben lievitata.

Utilizzare preferibilmente lievito madre – la scelta migliore per ottenere una buona pizza è usare il lievito madre, ma ovviamente questo dipende dal tempo che abbiamo a disposizione, in quanto richiede tempi di lievitazione più lunghi.

Il lievito madre è il lievito naturale per eccellenza, sostituisce perfettamente quello industriale e assicura massima leggerezza all’impasto. In alternativa è possibile utilizzare il lievito di birra.

Aggiunta dello zucchero e del sale –  aggiungere al lievito un pizzico di zucchero aiuta a sprigionarne la potenza e va messo nel momento in cui si scioglie il lievito nell’acqua tiepida. Il sale, invece, va aggiunto solo nella fase finale della preparazione dell’impasto, quindi dopo aver mescolato acqua, lievito, zucchero e farina e dobbiamo mettere l’olio.

Scegliere la farina di tipo 0 – in genere la farina migliore è quella di tipo 0, in quanto la doppio zero pare dia disturbi alla digestione proprio per la quantità maggiore di glutine che contiene.

Alcuni aggiungono invece alla farina normale quella manitoba. In realtà, però, non esiste una farina perfetta e il consiglio è quello di lavorare al meglio quella scelta.

Il processo corretto della lievitazione della pizza

Come già detto, il processo di lievitazione della pizza non basta per ottenere un’ottima pizza, bisogna anche che l’impasto raggiunga la giusta maturazione.

Per favorire quest’ultimo, infatti, bisogna rallentare il processo di lievitazione e tenere l’impasto a basse temperature, così da inibire l’azione dei lieviti. Una volta fermata la lievitazione, il processo di maturazione prosegue e l’impasto raggiunge la giusta consistenza per essere infornato.

Le pizze di Punto Caldo sono quanto di meglio si possa trovare per gustare un prodotto leggero e digeribile, e sono disponibili in tantissime varianti per assecondare ogni esigenza!